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La Poesia Napoletana

Questo Blog offre la possibilità di vedere tradotte in LINGUA NAPOLETANA le poesie di noti Autori, ma anche quelle di autori moderni, (poeti napoletani dei nostri tempi) che desiderino vedere pubblicata e tradotta in LESSIGRAFIA GRAMMATICALE NAPOLETANA la propria Poesia; partecipando così a questo importantissimo progetto di CONOSCENZA E DIVULGAZIONE della NUOVA E STRAORDINARIA SCOPERTA SCIENTIFICO LETTERARIA DEL prof. ALDO OLIVERI sulla Vera ed Unica GRAMMATICA NAPOLETANA.

mercoledì 24 giugno 2009

Facebook | Messaggio: Grammatica Napoletana " ‘O shcriv’r a ccussi’ cómm s pārl a Nnapŭl"

Facebook Messaggio: Grammatica Napoletana " ‘O shcriv’r a ccussi’ cómm s pārl a Nnapŭl"
Pubblicato da prof. Aldo Oliveri alle 16:48

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dedica per Sant'Anna

dedica per Sant'Anna
di Assunta Aiello

La POESIA ed Assunta Aiello

La Poesia è l'unica via di scampo
Agorà settimanale
n° 400 data 10 febbraio 2009
 

Il Grande Antonio De curtis ( il Principe ) alias Totò

Principe,perdonaci.
Oltre la speme, evidentemente, anche la dignità e l’orgoglio fuggono i sepolcri. Sul paese do sole è scesa la notte più buia: il tanfo della monnezza ha inebriato i sorci, donna Amalia ha dimenticato la sua fame ed ora vive di quella del suo vicino, gli uomini fanno a gara per diventare caporali, Antonio la trippa è il più votato ed a noi… non ci resta che piangere.
Forse, un tuo sberleffo, ci farebbe ridere anche di questa nostra, ennesima, umiliante tragedia, forse ci racconteresti il fatto e l’offesa e ci spiazzeresti con la solita risata accompagnandola con un “e che sono Pasquale io”? Forse. O forse la mascella ti scenderebbe ancora più giù e dalla risata passeresti alla malinconia pensando a quanta nobiltà si sia dispersa nell’attuale miseria.Principe, a nuttata nun passa, nun vo’ passa’, troppi cuori analfabeti che restano tali, troppi colonnelli che approfittano della loro carta bianca, troppi Mastrillo, troppi ragionier Casoria…ma Mustafa che fa? Perché non torna? Perché non viene a mordere le nostre coscienze?Ti ricordi quando Dudu’, figlio di Napoli, ti chiese il permesso per rubare il tesoro di S.Gennaro? Sognava di trasformare Napoli nella Svizzera, forse perché “a Svizzera non si muore”, ed in ogni caso, lui, era stato indotto all’errore dagli americani e da una malafemmina …e comunque, alla fine, si era pentito ed insieme a tutti i pezzenti e disperati devoti avevano rivestito il Santo dei suoi inutili averi. Ma quello era un film, ed era ieri, oggi, probabilmente, int’ a sta città, nun se salva nisciuno. Nemmeno io. Perdonaci Principe.
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Ma ij ‘o ssacc câ tu c p’rduón!
Si! Vuj Sit Serih! Apparthnit â Mort!
E Nnapŭl senz ‘e té, a perz ‘o tesor Cchjù Gruóss!
Ij T PORT RIND ‘O COR! E ‘a lla nishun t po’ arrubba’ !
Anna Oliveri

'A Valigg - di Luciano Martinoli

'A Valigg - di Luciano Martinoli
Traduzione richiesta a maggio 2009